giovedì 12 aprile 2012

fragile contenuto

Viaggio comodamente in una scatola di cartone, con sopra stampato un nero calice. A volte anche in una busta foderata di bolle d’aria. Sono fatta di carta, la mia fragilità va protetta e questo non mi consente alternative. Arrivo in ogni luogo e sono destinata a mille mani che mi toccano e tanti occhi che mi guardano per il piacere di farlo, sono predisposta ai contatti umani. Mi muovo nei contesti sociali con tante difficoltà. È risaputo che con la cultura non si mangia. Sul lettino dello psicologo, a volte, racconto le mie relazioni con il vicinato e mi ritrovo a camminare sopra cocci di cristallo su cui si specchiano i miei piedi. Piedi che sono costretti ad affrontare una strada tortuosa, mentre ne vorrebbero una liscia, asfaltata.
È il destino che traballa sotto i colpi dei limiti umani.
Un’esile poesia può facilmente bastare a tenere in ansia, come la pagina di un racconto d’avventura. Per le eroine dei romanzi d’appendice si delineano suicidi all’orizzonte, le gelosie, gli amori hanno rimedi scontati. Gli scrittori riescono sempre a portare a termine le loro storie. La fantasia risulta più forte di ogni azione razionale. Essere fragili in fondo non è un handicap, anzi a volte ti aiuta ad uscire da certe situazioni difficili. Non è debolezza. È un concetto più ampio celato nella nostra mente. È invisibile.
La bellezza dei miei contenuti non prevede distrazioni, non mi avventuro mai sul terreno del dibattito. Potrei trasformarmi in un Vangelo che nessun cardinale amerebbe consultare. Potrei sfogliarmi nuda per far emergere i vostri desideri, diventare un origami oppure il diario di bordo di un comandante senza scrupoli. Non vorrei mai trovarmi piena di polvere o lasciata abbandonata in un triste contenitore. Quando leggete, non badate al mio carattere, vivo di illusioni. Cerco solo di rendere meno amaro il passaggio su questa sfera, che gira nello spazio infinito.

Ora sto viaggiando comodamente verso un nuovo indirizzo (…)



articolo e vignetta per la rivista UT di aprile (tema la fragilità)